La frase di Patti Smith ci invita a guardare l'amoroso desiderio sotto una nuova prospettiva, mettendoci in allerta sulla sua vera natura. Più che un semplice sentimento fisico o sentimentale immediato e superficiale come potrebbe essere solitamente percepito il 'desire', Smith suggerisce di guardare oltre la facciata prima apparente del desiderio, indicando l'esistenza nel profondo dell'amore vero. Questo amore è nascosto ma sempre presente nella passione e nei sentimenti che ci spingono verso gli altri come un potente impulso spirituale ed etereo. La metafora di una figura angelica travestita da desiderio evoca l'idea della purezza, la spiritualità del vero amore mescolata all'apparenza più primitiva e materiale. Ci invoglia a non fermarci al solo volgersi verso il partner con un semplice impulso fisico o emotivo superficale ma piuttosto ad abbracciare l'aspetto profondo, vero ed eterno dell'amore che risiede in questo desiderio. In tal modo la citazione invita a una riconsapevolezza e comprensione più ricca del sentimento d’amoroso attrattiva verso gli altri.