Dignità è una parola che non ha plurale.
Molti credono di avere un gusto classico e hanno soltanto un gusto borghese.
Non ci si prepara alla morte. Ci si distacca dalla vita.
Non v'è società vivente fuor di quella che è animata dall'ineguaglianza e dall'ingiustizia.
A colui che soffre, le consolazioni di un consolatore felice non hanno un gran valore, e il suo dolore non è per noi ciò che è per lui.
La dignità umana ha la caratteristica di essere assente proprio là dove si presume che sia presente, e di comparire sempre dove non c'è.
Incominciai a capire che i dolori, le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e toglierci valore e dignità, ma per maturarci.
Ciò che si deve fare è dare l'opportunità alle persone di uscire dalla condizione di grande povertà nella quale versano con le loro forze. In tal modo esse conservano la loro dignità e acquistano fiducia in sé stesse.
La dignità vera dell'uomo è quella che non si può vedere con gli occhi.
Una delle cose fondamentali della vita è la dignità. Non bisogna mai perderla. Per non perderla basta non averla.
La dignità dell'artista sta nel suo dovere di tener vivo il senso di meraviglia nel mondo.
La maggior parte della gente consuma metà delle proprie energie cercando di proteggere una dignità che non ha mai posseduto.
Il senso della dignità fondamentale è distribuito con parzialità alla nascita.
Per favore, un po' meno d'amore e un po' più di dignità.