Senza conservatori e senza rivoluzionari, l'Italia è diventata la patria naturale del costume demagogico.— Piero Gobetti
Senza conservatori e senza rivoluzionari, l'Italia è diventata la patria naturale del costume demagogico.
Il fascismo è il governo che si merita un'Italia di disoccupati e di parassiti ancora lontana dalle moderne forme di convivenza democratiche e liberali.
Non può essere morale chi è indifferente. L'onestà consiste nell'avere idee e crederci e farne centro e scopo di se stessi.
Il mussolinismo è un risultato assai più grave del fascismo stesso perché ha confermato nel popolo l'abito cortigiano, lo scarso senso della propria responsabilità, il vezzo di attendere dal duce, dal domatore, dal deus ex machina la propria salvezza.
La storia è sempre più complessa dei programmi.
Chi sa combattere è degno di libertà.
In Italia scemando il sapere e la potenza meditativa, crebbe l'amore spasimato ed irragionevole della bellezza dell'abito esterno, lasciando a digiuno la mente e poco nudriti e mal governati gli affetti.
In Italia tutto è a mezzo.
L'Italia non è democratica né aristocratica. È anarchica.
L'Italia non è una provincia, è la Signora delle altre province.
Queste due malattie italiane: l'avvocato e il professore.
In Italia c'è l'amore, da quando nasce a quando muore, se sei brutto o se sei bello, se sei quasi sempre quello, se sei ricco oppure no.
Politicamente si pascono ancora di illusioni e credono alle fanfaluche più che ai fatti concreti, poi magari si svegliano e voltano le spalle di colpo ai loro idoli.
I nostri rappresentanti politici attuali in Italia sono scarsi.
Un italiano è un latin lover, due italiani sono un casino, tre italiani fanno quattro partiti.
L'italiano non s'organizza: s'arrangia.