Gli altri, che osano competere col così detto ingegno e colla così detta virtù, gabbamondi.— Pietro Ellero
Gli altri, che osano competere col così detto ingegno e colla così detta virtù, gabbamondi.
Anzi il tornaconto è l'unico criterio, con cui giudicare della bontà delle imprese e del pregio delle opere.
Perché ogni sorta di carità fomenta l'ozio e l'imprevidenza.
Mentre unico dovere è il non far male agli altri.
Non vi è cosa, che più all'uomo importi ed a cui sventuratamente meno egli pensi, quanto il conoscer sé stesso, il suo destino, lo scopo della sua esistenza e la miglior maniera di avverarlo.
Il sacrificio di sé, affatto un atto di pazzia.
In tanti scrittori la mancanza d'ingegno è un dono di natura.
Sì come ogni regno in sé diviso è disfatto, così ogni ingegno diviso in diversi studi si confonde e indebolisce.
C'era un architetto molto ingegnoso che aveva escogitato un nuovo metodo per costruire case, cominciando dal tetto, e lavorando all'ingiù fino alle fondamenta.
Il vero motto d'ingegno è la natura abbigliata a suo vantaggio, / Quel che si era spesso pensato ma mai espresso così bene.
Le infelicità spesso suscitano l'ingegno umano ad operare.
La più grande varietà esiste nella natura degli uomini; non tutti posseggono lo stesso ingegno, la stessa solerzia; non la sanità, non le forze in pari grado: e da queste inevitabili conseguenze nasce di necessità la differenza delle condizioni sociali.
Il suo ingegno gli propiziò abbondanza di opere e di riconoscimenti.
L'ingegno è vedere possibilità dove gli altri non ne vedono.
Odio i ragazzetti d'ingegno precoce.
E dove in trono non s'asside il giusto, Colpa divien, che mai non si perdona, Dell'ingegno l'altezza e la virtude; E fortunata è l'ignoranza sola.