È difficile rimettere insieme ciò che la fortuna ha spezzato.
L'avaro ha altrettanto bisogno di ciò che possiede che di quello che non possiede.
Rimedio al dolore dell'offeso è il dolore del nemico.
Pensa sempre alle cose che possono darti la sicurezza.
La pazienza messa troppe volte alla prova diventa rabbia.
Tratta il tuo amico come se potesse diventare un nemico.
Fintanto che siamo fortunati lo attribuiamo alla nostra bravura; per la nostra sfortuna diamo credito agli dei.
Tutte le influenze avverse e deprimenti possono essere superate, non con la lotta, ma coll'ergersi sopra di loro.
Nella sfortuna dei nostri migliori amici troviamo qualcosa che non ci è ingrato del tutto.
Presto invecchiano gli uomini nelle disavventure.
Se una serie di eventi può andar male, lo farà nel peggior ordine possibile.
Calamità: Le calamità sono di due tipi: la nostra sfortuna e la fortuna degli altri.
Io lo so perché sta piovendo. Avrei potuto profetizzarlo: sta piovendo perché il tergicristallo è andato a farsi fottere. Se il tergicristallo stava a posto ci sarebbe stato un sole accecante pure di notte.
Era così povero che i passerotti gli portavano le briciole di pane sul davanzale. Ma era così sfigato che le formiche gliele mangiavano tutte!
Ma perché dare al sole, perché reggere in vita chi poi di quella consolar convenga? Se la vita è sventura, perché da noi si dura?
Cara Concettina, io sto molto inguaiato e così spero che sia anche di te.