Non è del coraggio cedere alla sfortuna.— Publilio Siro
Non è del coraggio cedere alla sfortuna.
Riposa bene chi non avverte quanto infelicemente stia dormendo.
Essere innamorati e avere senno è concesso a malapena agli dei.
Se tu abbia un amico, o solo uno che tale si dice, te lo chiarirà la sventura.
La confessione dei nostri peccati è il primo passo verso l'innocenza.
Lo stare zitto è la saggezza dello sciocco.
Se qualcosa può andar male, lo farà in triplice copia.
Stammi a sentire: non ti fidare di chi ti dice che solo con le tue forze puoi farcela. Ci vuole anche ciorta, come diciamo qua.
La vera, unica sfortuna: quella di venire alla luce. Risale all'aggressività, al principio di espansione e di rabbia annidato nelle origini, allo slancio verso il peggio che le squassò.
La dolcezza dei buoni, dei vinti, degli inermi. La dolcezza della malasorte accettata senza reclami.
Finché sarai fortunato, conterai molti amici: se ci saranno nubi, sarai solo.
Alcuni di noi possono essere degli esempi che mostrano come andare avanti e crescere, e altri sfortunatamente, non lo dimostrano e finiscono per essere degli esempi solo perché devono scomparire.
La sfortuna generalmente è dovuta a uno sbaglio di calcolo.
Non essere amati è solo sfortuna; non sapere amare è una tragedia.
Una giornata a volte è matrigna, a volte è madre.
Si può fare una cosa a prova di bomba ma non a prova di iella.