È la coscienza dei nostri limiti che c'impedisce di superarli.— Roberto Gervaso
È la coscienza dei nostri limiti che c'impedisce di superarli.
Spesso si mente per calcolo, ma non meno spesso, per calcolo, si dice la verità.
La morte: due treni che si scontrano.
La democrazia bisogna guadagnarsela; la dittatura la si merita.
L'eleganza è una risorsa dello spirito per colmare le imperfezioni del corpo.
I matrimoni riusciti si fondano più sulle bugie ben dette che sulle reciproche fedeltà.
La presenza è più che esserci soltanto.
Riconoscere il bisogno è la condizione primaria del design.
La vita, senza il pensier della morte, senza, cioè, religione, senza quello che ci distingue dalle bestie, è un delirio, o intermittente o continuo, o stolido o tragico.
Quando mi accorgerò di aver sbagliato ti sarò più vicino: sarà il mio modo di chiedere scusa.
Senza sapere che cosa io sono e perché sono qui, la vita è impossibile.
Sapevo di essere felice quando ballavo.
Non c'è bellezza senza malinconia e non c'è malinconia senza la cognizione che tutto è destinato – uomini, nomi, libri, case – ad andare in polvere...
Sono guarito, signori: perché so perfettamente di fare il pazzo, qua; e lo faccio quieto! Il guaio è per voi che la vivete agiatamente, senza saperla e senza vederla la vostra pazzia.
Secondo un detto, ogni uomo viene al mondo condannato a morte. L'ora e il modo dell'esecuzione sono sconosciuti. E forse è proprio così che deve essere.
Se ti trovi in una buca, la prima cosa da fare è di smettere di scavare.