La sofferenza accresce la forza interiore; il desiderio di soffrire fa scomparire la sofferenza.— Dalai Lama
La sofferenza accresce la forza interiore; il desiderio di soffrire fa scomparire la sofferenza.
Diversamente dal nemico esterno, il nemico interiore non può raccogliere nuove forze e lanciare un nuovo attacco una volta che sia stato distrutto dentro di noi.
Dobbiamo imparare bene le regole, in modo da infrangerle nel modo giusto.
Sostenendo la pratica della pazienza si assume una posizione ferma nei confronti delle avversità.
La vera disciplina non si impone. Non può venire che dall'interno di noi stessi.
Prendersi cura del pianeta è come curare la propria casa e poichè noi esseri umani viviamo e siamo immersi nella natura, è assurdo distruggerla e rovinarla.
Sapevo che sarebbe stata una giornata stupida. Capitano a tutti, di quando in quando.
È nella malattia che ci rendiamo conto di non vivere soli, ma incatenati a un essere appartenente a un regno diverso, dal quale ci separano abissi, che non ci conosce e dal quale è impossibile farci capire: il nostro corpo.
L'arte deve iniziare con consapevolezza e terminare nell'inconscio, cioè oggettivamente; l'Io è consapevole rispetto alla produzione, inconscio rispetto al prodotto.
È la coscienza dei nostri limiti che c'impedisce di superarli.
Cucinare non è difficile. Tutti abbiamo gusto, anche se non ce ne rendiamo conto.
Non puoi controllare quello che succede intorno a te, ma sei sempre in controllo di ciò che succede dentro di te.
Credo che l'artista non possa chiudersi in una torre d'avorio e anzi debba essere coinvolto e proiettato nella società: è un problema etico che ho sempre sentito. Da questa consapevolezza nasce l'idea di una mia Fondazione.
La vita, senza il pensier della morte, senza, cioè, religione, senza quello che ci distingue dalle bestie, è un delirio, o intermittente o continuo, o stolido o tragico.
Un ottimista è uno che sa esattamente che posto schifoso possa essere il mondo; un pessimista è uno che lo scopre da capo ogni mattina.
È da saggi saltare sul veloce carro della fortuna che ci passa accanto, ma è ancora più da saggi abbandonarlo quando esso sta per deviare.