L'ideale dell'italiano è il voto segreto.— Roberto Gervaso
L'ideale dell'italiano è il voto segreto.
Ci si masturba anche per non dover poi dire: "ti amo".
La diffidenza verso gli altri nasce anche dalla sfiducia in noi stessi.
I vent'anni sono più belli a quaranta che a venti.
La stitichezza ha questo di bello: ci dà il senso della lotta e il piacere, poi, della vittoria.
Chi dice che la donna è mobile, non conosce l'uomo.
Il suffragio popolare è un mito e su ciò credo che potremo essere tutti d'accordo; ma è un mito necessario ed il migliore che finora sia stato inventato.
Se votare facesse qualche differenza, non ce lo lascerebbero fare.
Ti voterò. Ma solo se vincerai.
Avete tutto il diritto di stare a casa, se volete, ma non prendetevi in giro pensando di non votare. In realtà, non votare è impossibile: si può votare votando, oppure votare rimanendo a casa e raddoppiando tacitamente il valore del voto di un irriducibile.
Quanto meglio sarebbe se i voti si potessero pesare, anziché contare.
Non sempre chi ha ragione viene votato: e il motivo è lo stesso per cui è raro che l'onesto diventi ricco.
Il diritto di voto dovrebbe anche essere diritto di veto.
Voto. Simbolo e strumento della facoltà che ha ogni libero cittadino di dimostrarsi uno sciocco e di rovinare il proprio paese.
Il voto è la politica del meno peggio.