Non v'è causa d'errore più frequente che la ricerca della verità assoluta.— Samuel Butler
Non v'è causa d'errore più frequente che la ricerca della verità assoluta.
C'è una certa somiglianza, più o meno grande, tra i piaceri che tutte le nostre evacuazioni ci procurano. Credo che il piacere derivi sempre dal sollievo sollievo, cioè, dallo sforzo notevole, anche se per lo più inconscio, di trattenere quello che è gradevole eliminare.
L'uomo è il solo animale che può restare in termini amichevoli con le vittime che intende mangiare fino a quando le mangia.
I briganti ti chiedono la borsa o la vita; le donne le vogliono tutt'e due.
L'istruzione, questa ragnatela del cervello, profana, erronea e vana.
Siamo come le palle da biliardo in una partita tra giocatori inesperti, spinte continuamente in prossimità della buca senza mai finirci se non per caso.
Una mezza verità è spesso una grande bugia.
La verità storica è una favola convenzionale.
Quando si guarda la verità solo di profilo oppure di tre quarti la si vede sempre male. Sono pochi quelli che sanno guardarla in faccia.
La verità nasce dal disaccordo tra amici.
L'unico vero giudice della verità è il tempo.
La verità germoglierà dall'apparente ingiustizia.
Tutti possono dire la verità, ma solo pochi possono comporre epigrammi.
Accade della verità storica nè più nè meno come di tutte le altre: ci si sbaglia, più o meno.
A volte immaginare la verità è molto peggio che sapere una brutta verità. La certezza può essere dolore. L'incertezza è pura agonia.
La nostra arte è un essere abbagliati dalla verità: vera è la luce sul volto che arretra con una smorfia, nient'altro.