Non v'è causa d'errore più frequente che la ricerca della verità assoluta.
La vita è la distribuzione di un errore o di errori.
C'è una certa somiglianza, più o meno grande, tra i piaceri che tutte le nostre evacuazioni ci procurano. Credo che il piacere derivi sempre dal sollievo sollievo, cioè, dallo sforzo notevole, anche se per lo più inconscio, di trattenere quello che è gradevole eliminare.
La Bibbia può essere la verità, ma non è tutta la verità e nient'altro che la verità.
L'uomo è l'unico animale che può rimanere in rapporti amichevoli con le vittime che intende mangiare fino a che non li mangia.
Lo stomaco sano è squisitamente conservatore. Pochi radicali hanno una buona digestione.
È l'uomo che rende grande la verità, non la verità l'uomo.
La verità è una giovinetta tanto bella quanto pudica e perciò va sempre avvolta nel suo mantello.
La verità germoglierà dall'apparente ingiustizia.
Si rimane esterrefatti quando si considera di che poco uso sia nel mondo la verità.
Non è una colpa cercare la verità, ma lo è l'affermarla prima d'averla trovata.
La verità riesce ad imporsi solo nella misura in cui noi la imponiamo.
La verità è la prima cosa da ricercare, dopo di che la bellezza e la bontà si aggiungeranno da sole.
Eliminato l'impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità.
La verità non si confuta mai.
L'accondiscendenza partorisce amici, la verità odio.