Signore dammi la castità e la continenza, ma non subito.— Sant'Agostino
Signore dammi la castità e la continenza, ma non subito.
Il mondo è un libro e chi non viaggia ne conosce solo una pagina.
L'ira è un'erbaccia, l'odio è l'albero.
Quello che il nostro spirito, ossia la nostra anima, è per le nostre membra, lo stesso è lo Spirito Santo per le membra di Cristo, per il corpo di Cristo, che è la Chiesa.
Le persone viaggiano per stupirsi delle montagne, dei mari, dei fiumi, delle stelle; e passano accanto a sé stessi senza meravigliarsi.
Come gli amici adulando pervertono, così i nemici con i rimproveri molte volte correggono.
I bambini non riuscirebbero a capire perché gli adulti si oppongono al piacere; e da vecchi tornano a non capirlo.
Il piacere è spesso un visitatore; ma la sofferenza si attacca crudelmente e lungamente a noi.
Il piacere è troppo effimero, la musica ci solleva un momento soltanto per poi lasciarci più tristi, ma il sonno è una compensazione. Anche quando ci ha lasciati, abbiamo bisogno di qualche secondo per ricominciare a soffrire.
Niente fa tanto piacere a un autore quanto vedere le sue opere rispettosamente citate da altri dotti autori.
Andate pure di continente in continente, di regno in regno, di ricchezza in ricchezza, di piacere in piacere: non troverete la felicità che cercate. La terra e quanto contiene non possono appagare un'anima immortale più di quanto un pizzico di farina, in bocca ad un affamato, possa saziarlo.
Il piacere è peccato e il peccato è un piacere.
Il clitoride è puro nel suo scopo. E' l'unico organo del corpo progettato per il piacere puro.
Una metà del mondo non riesce a capire i piaceri dell'altra metà.
Spesso possiamo sopportare mezzo chilo di dolore molto più facilmente di quanto siamo in grado di tollerare la perdita di un grammo di piacere a cui eravamo abituati.
I piaceri sono effimeri, gli onori eterni.