Nessuno è infelice se non per colpa sua.— Lucio Anneo Seneca
Nessuno è infelice se non per colpa sua.
Una vita più lunga non è necessariamente migliore, ma una morte attesa più a lungo è senz'altro peggiore.
Non rinviamo niente: chiudiamo ogni giorno il bilancio con la vita. Il difetto maggiore dell'esistenza è di essere sempre incompiuta e che sempre se ne rimanda una parte.
Chi è troppo indaffarato non può svolgere bene nessuna attività, perché una mente impegnata in mille cose non può concepire nobili pensieri.
Quando ci sembra che si avvicini un pericolo di morte, consideriamo quanto ci sono vicini altri pericoli di cui non abbiamo paura.
Come è insensato disporre della propria vita, se non siamo padroni neppure del domani!
Solo recitando la propria infelicità si può superarla.
Quelli che sono infelici non hanno bisogno di niente a questo mondo, eccetto di persone capaci di concedere loro la propria attenzione.
I momenti dell'infelicità sono momenti chiave della vita, gli unici momenti in cui si impara davvero qualcosa.
La speranza degli infelici rinasce sempre.
Infelicitá grande è essere in grado di non potere avere el bene, se prima non s'ha el male.
Il segreto per essere infelice è avere abbastanza tempo per preoccuparsi se si è felici o no.
Dal non poter assodare cosa avvenga nell'anima di un altro, non è facile che provenga infelicità: infelicità grande invece necessariamente deriva a chi non tiene dietro ai moti dell'anima propria.
L'infelicità è per il nostro animo il calore che lo mantiene tenero.
Nessuno è più infelice di un guardone in un campo di nudisti.
Non v'è infelicità umana la quale non possa crescere. Bensì trovasi un termine a quello medesimo che si chiama felicità.