Niente costa di più di ciò che si è comperato con le preghiere.— Lucio Anneo Seneca
Niente costa di più di ciò che si è comperato con le preghiere.
Se vuoi liberarti da ogni preoccupazione, pensa che avverrà senz'altro quello che temi e, qualunque sia quel male, misuralo con te stesso e poi valuta attentamente la tua paura: sicuramente ti renderai conto che il male temuto o non è grave o non durerà a lungo.
La virtù non resta mai in incognito, per quanto nascosta, ma manda segni di sé: chiunque ne sarà degno, la recupererà dalle tracce.
C'è una grande differenza tra il non volere e il non saper peccare.
L'applauso della folla è la prova dell'empietà di una causa.
Se uno sente il bisogno della ricchezza, teme di perderla; ma nessuno può godere di un bene che gli dà preoccupazione.
Non cercate tanto la forma della preghiera: basta che vi gettiate in ginocchio.
Il vero pregare non è borbottare molte parole alla guisa de' pagani, ma adorar Dio con semplicità, sì in parole, sì in azioni, e fare che le une e le altre sieno l'adempimento del suo santo volere.
Il desiderio della preghiera è già una preghiera.
Pregare. Pretendere che le leggi dell'universo vengano annullate a favore di un singolo postulante, il quale se ne confessa del tutto indegno.
Così come le preghiere degli uomini sono una malattia della volontà, le loro credenze sono una malattia dell'intelletto.
Non conosco un solo prodotto straniero che entri in questo paese senza pagar dazio, tranne le risposte alle preghiere.
La preghiera è un'empietà.
La preghiera non è un ozioso passatempo per vecchie signore. Propriamente compresa e applicata, è lo strumento d'azione più potente.
Pregare, altro vizio solitario.