Le nostre malattie sono nuove, come nuovo è il nostro genere di vita.
Non puoi credere che uno diventi felice se rende infelici gli altri.
La vecchiaia e' una malattia incurabile.
Se vuoi essere amato, ama.
Chi aiuta gli altri aiuta se stesso.
Chi ti offende o è più potente o è più debole di te: se è più debole, risparmialo, se è più potente, risparmia te stesso.
Le malattie sono le grandi manovre della morte.
Ristrettezze: Malattia che coglie chi si espone alla prosperità di un amico.
Non era triste che la maggior parte delle persone si dovesse ammalare per rendersi conto che è bello vivere?
Malattia e solitudine sono affini. Alla minima malattia, l'uomo si sente ancora più solo di prima.
La malattia mentale allora esprime contemporaneamente un movimento di rottura (autonomo e inconsapevole) con le forme di vista istituzionalizzate e lo stacco che il movimento stesso subisce.
Il malato è un veggente, nessuno possiede un'immagine del mondo più chiara della sua.
La malattia è il lato notturno della vita.
È nella malattia che ci rendiamo conto che non viviamo soli, ma incatenati a un essere d'un altro regno, dal quale ci separano degli abissi, che non ci conosce e dal quale è impossibile farci comprendere: il nostro corpo.
Bisogna allontanare con ogni mezzo e sradicare col ferro e col fuoco e con vari espedienti, dal corpo la malattia.
Una malattia ne vale un'altra: i nomi fanno più paura della malattia. E le cure qualche volta sono peggio dei mali.