Che cosa terribile quando il giudice equo dà una sentenza iniqua.
La saggezza sopravanza ogni benessere.
Di molto, il primo elemento della felicità è l'essere saggio.
Non vanno d'accordo il ragionamento e la fretta.
Felicità è un'ombra che subito precipita.
La voce smaschera gli intenti, i gesti bassi.
Vi è una sola cosa peggiore dell'ingiustizia: la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza, è male.
L'ingiustizia è relativamente facile da sopportare; quella che proprio brucia è la giustizia.
Ho sempre pensato che la pietà porti frutti più ricchi della mera giustizia.
Non conoscerebbero neppure il nome della Giustizia, se non ci fossero cose ingiuste.
E dove in trono non s'asside il giusto, Colpa divien, che mai non si perdona, Dell'ingegno l'altezza e la virtude; E fortunata è l'ignoranza sola.
Chi elogia la nostra giustizia, somiglia terribilmente a quella persona che cercava di consolare una vedova il cui marito era morto per una grave forma di polmonite, dicendole per tranquillizzarla che "forse non era andata poi tanto male".
La giustizia non esiste di per sé, ma solo nei rapporti reciproci, e in quei luoghi nei quali si sia stretto un patto circa il non recare ne ricevere danno.
I giudici, in generale, si regolano in modo che il loro giorno di udienza coincida con il loro giorno di malumore, allo scopo d'aver sempre qualcuno su cui sfogarsene comodamente, in nome del re, della legge e della giustizia.
Chi spontaneamente, senz'esservi costretto, si comporta con giustizia, non sarà infelice, né mai lo coglierà totale rovina.
Quando per la porta della magistratura entra la politica, la giustizia esce dalla finestra.