La nostra ignoranza raggiunge mondi sempre più lontani.
I giovani delinquenti non hanno un avvenire sicuro. Possono ancora diventare persone perbene.
Solo le persone di buon senso impazziscono.
Il primo sintomo della morte é la nascita.
In cima ad ogni vetta si è sull'orlo dell'abisso.
Si può seguire coerentemente uno scopo per tutta una vita, se quello si sposta di continuo.
E credere di sapere quello che non si sa non è veramente la più vergognosa forma di ignoranza?
L'ignoranza delle persone colte non ha possibili termini di confronto che nella disonestà dei galantuomini, nella immoralità dei giusti, nell'imbecillità degli uomini di genio e nella debolezza dei potenti.
L'ignoranza è come un delicato frutto esotico. Basta toccarlo perché la freschezza scompaia.
L'ignoranza non è innocenza, ma peccato.
La povertà del futuro sarà l'ignoranza, e le differenze sociali degli anni a venire saranno stabilite, più che dal denaro, dalla cultura di chi sa qualcosa e di chi non sa niente.
Ciò che definiamo male è semplicemente ignoranza che batte la testa nelle tenebre.
L'ignoranza è per noi la madre dell'errore.
L'ignoranza dei preti è il più grande flagello del mondo.
Il terreno fertile sul quale è cresciuta l'ignoranza nell'essere avari di libertà ha fatto sì che la gente prendesse delle decisioni che non avrebbero fatto se solo avessero avuto l'opportunità di vedere realizzate le conseguenze delle loro scelte.
I malavitosi della sintassi sono gente interessante, così i fuorilegge dell'ortografia e i disadattati della punteggiatura.