Se il meglio fosse dentro, il meglio verrebbe fuori.
Dio aiuti i ricchi, i poveri possono chiedere l'elemosina.
Ignora le piccole offese: spariranno del tutto.
Molti possono sopportare l'avversità, ma pochi tollerano il disprezzo.
Parlare senza pensare è come sparare senza mirare.
Il leone non è così feroce come viene dipinto.
Ho scritturato Renato Zero e Amedeo Minghi perché avevo intuito che avevano dei grandi numeri. Però erano molto avanti coi tempi. Infatti io non sono riuscito a portarli al successo, ci sono arrivati dopo dieci anni.
Un insegnante è un minatore di talento. Non ha il diritto di estrarlo: ne ha il dovere. Ha di fronte gli stessi ragazzi, giorno dopo giorno. Sa dove cercare, se ha voglia di farlo.
Ci sono pochi attori attraverso i quali Dio si esprime, e uno di questi è Al Pacino.
Questo terribile stato di depressione nel non sapere se si è bravi o meno è conosciuto come la Ricompensa dell'Artista.
Per scrivere un bel libro sono necessarie tre cosa: il talento, l'arte e il mestiere; cioè la natura, l'operosità e l'abitudine.
Il talento più prezioso è non usare due parole quando una sola è sufficiente.
Io sono un uomo comune che ha lavorato duramente per sviluppare il talento che gli è stata donato. Ho creduto in me, e io credo nella bontà altrui.
L'essere privi di talento letterario non è affatto un disonore. È una carenza comune a molte persone sagge, colte, nobili e anche assai dotate in altri campi. Scrivendo che un testo non ha valore, non intendiamo perciò offendere nessuno, né togliergli fiducia nella vita.
Non c'è alcun merito in un talento speciale a meno che il suo esercizio sia utile agli altri.
Mestiere e ispirazione sono i due pilastri della faccenda, l'uno senza l'altra non va lontano, e viceversa.