Roma, città fortunata, invincibile e eterna.— Tito Livio
Roma, città fortunata, invincibile e eterna.
Nulla corre più veloce della fama.
La libertà corre gravi pericoli a causa di inganni e tradimenti.
Non sarà mai vinto colui che saprà essere saggio e valutare a fondo le cose anche nei momenti di euforia.
L'onore deve essere pari al merito.
La lampada accesa è il simbolo di Roma eterna, Virgilio ne è l'anima vigile e operante.
Roma può darti tante e tali donne che puoi ben dire: «Ciò ch'è bello al mondo è tutto qui».
Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi.
Che cosa, migliore di Roma?
Roma è una città singolare. Disconosce i meriti dei suoi abitanti ed è pronta ad apprezzare virtù che non hanno.
E' insensato andare a Roma se non si possiede la convinzione di tornare a Roma.
Stolto, che volli coll'immobil fato Cozzar della gran Roma, onde ne porto Rotta la tempia, e il fianco insanguinato; Chè di Giuda il Leon non anco è morto; Ma vive e rugge, e il pelo arruffa e gli occhi.
Ci si annoia talvolta a Roma il secondo mese di soggiorno, ma giammai il sesto, e, se si resta sino al dodicesimo, si è afferrati dall'idea di stabilirvisi.
Roma è diventata un brutto parcheggio. È indecente il modo in cui viene degradata una delle più belle città del mondo.