Roma intanto prospera sulle rovine di Alba.
Il nome della libertà riconquistata è dolce a sentirsi.
Dimostra di essere solidissimo quel governo in cui gli amministrati godono di benessere.
Se non c'è volontà non c'è colpa.
In grandi pericoli e quando la speranza è scarsa, i consigli più audaci sono i più sicuri.
Il suo ingegno gli propiziò abbondanza di opere e di riconoscimenti.
Sono un cittadino di Roma.
Nominate Roma; è la pietra di paragone che scernerà l'ottone dall'oro. Roma è la lupa che ci nutre delle sue mammelle; e chi non bevve di quel latte, non se ne intende.
Se non fossi venuto a Roma, non mi sarei mai innalzato, e se non mi fossi innalzato, non sarei caduto.
Non attribuiamo i guai di Roma all'eccesso di popolazione. Quando i romani erano solo due, uno uccise l'altro.
Roma città corrotta? Non credo: troppi impiegati. Sarebbe una corruzione fondata sull'anticipo degli arretrati, su una ferma richiesta di aumenti e sull'anticipo della liquidazione. Ed è mai possibile?
A Roma ci siamo e ci resteremo.
Roma sta bruciando, e il problema non sono quelli che hanno appiccato il fuoco. Quelli sono irrecuperabili. Il problema siamo noi, tutti noi, che non facciamo niente, che manovriamo per restare ai margini delle fiamme.
Madre comune d'ogni popolo è Roma e nel suo grembo accoglie ognun che brama farsi parte di lei. Gli amici onora; perdona a' vinti; e con virtù sublime gli oppressi esalta ed i superbi opprime.
Roma ha questo di buono, che non giudica, assolve.
E' insensato andare a Roma se non si possiede la convinzione di tornare a Roma.