Oh nostra folle mente ch'ogn'aura di fortuna estolle!
Tosto s'opprime chi di sonno è carco, ché dal sonno a la morte è un picciol varco.
Chi imparar vuol d'amare, disimpari il rispetto: osi, domandi, soleciti, importuni, al fine involi e se questo non basta, anco rapisca.
Ché nel mondo mutabile e leggiero costanza è spesso il variar pensiero.
Ahi, cieca umana mente, come i giudizi tuoi son vani e torti!
La fortuna guida dentro il porto anche navi senza pilota.
Non saprai mai se la tua cattiva fortuna ti ha salvato da una fortuna ancora peggiore.
Ché fortuna qua già varia a vicenda mandandoci venture or triste or buone, ed a i voli troppo alti e repentini sogliono i precipizi esser vicini.
È meglio essere senza fortuna ma saggi che fortunati e stolti.
Non bisogna fidarsi troppo dei piani prestabiliti, perché la fortuna segue una sua logica, che è ben lungi dal coincidere con la nostra.
Il tiro peggiore che la fortuna possa giocare ad un uomo di spirito è metterlo alle dipendenze di uno sciocco.
La fortuna è cieca.
Ci vuole una grande fortuna per fare fortuna.
La vita, dall'inizio alla fine, è una ruota della fortuna.
Con la virtù per guida, la fortuna per compagna.