La saggezza non sta nel distruggere gli idoli, sta nel non crearne mai.— Umberto Eco
La saggezza non sta nel distruggere gli idoli, sta nel non crearne mai.
Le opere letterarie ci invitano alla libertà dell'interpretazione, perché ci propongono un discorso dai molti piani di lettura e ci pongono di fronte alle ambiguità e del linguaggio e della vita.
Si deve smantellare la serietà degli avversari con il riso, e il riso avversare con la serietà.
L'amore vero vuole il bene dell'amato.
Ciascuno di noi ogni tanto è cretino, imbecille, stupido o matto. Diciamo che la persona normale è quella che mescola in misura ragionevole tutte queste componenti, questi tipi ideali.
Il giornalista è uno storico del presente, ma non sempre i buoni libri di storia si scrivono in un giorno, spesse volte in un'ora, spesse volte in un minuto.
Quando un dotto di prim'ordine sente parlare della via, la segue rispettosamente. Quando un dotto di mezza levatura sente parlare della via, ora la mantiene ora la perde. Quando un dotto d'infimo ordine sente parlare della via, si fa una grande risata.
L'animo del saggio è come il mondo sulla luna: là c'è sempre il sereno.
Spesso per l'uomo il tacere è il più saggio dei pensieri.
C'è più saggezza nel tuo corpo che nella tua più profonda filosofia.
È più facile essere saggi per gli altri che per se stessi.
La saggezza può essere perseguita, non mai conseguita; anzi, l'unica saggezza possibile è proprio quella di mirare costantemente a essa, se non per vivere bene, per evitare, almeno, di vivere male.
Saggio è chi pensa. L'arbitro non può essere saggio. Deve essere impulsivo. Deve decidere in tre decimi di secondo.
Un certo uomo ci ha chiamati, 'tra tutti i popoli i più saggi in azione,' ma ha aggiunto, 'i più stupidi nei discorsi'.
Se il matto persistesse nella sua follia, andrebbe incontro alla saggezza.
Insieme al successo arriva una reputazione di saggezza.