Oh! L'amore! - lei disse, e la sua voce tremava, e il suo occhio brillava. - è essere due e non essere che una persona sola.
— Victor Hugo
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La nostra interpretazione
L’immagine evocata è quella di un’unione così profonda da superare i confini dell’io e del tu, senza però annullarli. Due individui, con la loro storia e la loro singolarità, giungono a una sintonia tale da percepirsi come un’unica realtà interiore. Non si tratta di perdere se stessi, ma di riconoscersi nell’altro al punto che i confini diventano porosi, i desideri e le paure si rispecchiano e la solitudine esistenziale si attenua. L’emozione è intensa, quasi tremante, perché un legame di questo tipo porta con sé sia gioia che vulnerabilità: ci si scopre esposti, aperti, profondamente coinvolti. In questa visione, l’amore non è solo passione o attrazione, ma un’esperienza di comunione spirituale, di fiducia radicale, di reciproca appartenenza. L’idea del “due in uno” rimanda anche a un ideale: l’amore come luogo in cui si supera l’egoismo e si impara a vivere non più solo per sé, ma insieme, pur rimanendo persone distinte.