Che cos'è la coscienza? È la bussola dell'ignoto.— Victor Hugo
Che cos'è la coscienza? È la bussola dell'ignoto.
Chi è soddisfatto è inesorabile. Per il satollo, l'affamato non esiste. Le persone felici ignorano e s'isolano. Alla soglia del loro paradiso, come alla soglia del loro inferno, bisogna scrivere: "Lasciate ogni speranza".
Se Dio non avesse fatto la donna, non avrebbe fatto il fiore.
La vita è una brutta istituzione di non so chi. Non dura nulla e non vale nulla. Ci si rompe il collo a vivere.
La malinconia è la gioia di essere tristi.
L'uomo è cacciatore, la donna pescatrice.
Che ci siano lingue diverse è il fatto più misterioso dell'umanità.
Era qualcosa di più semplice: una certa distanza, prodotta da quella capacità che ogni essere umano possiede di trasformarsi in stella lontana, e che poi costituisce il mistero della propria identità.
Dio si muove in modo misterioso, per compiere i suoi prodigi, nel mare egli calca le sue impronte, e cavalca la tempesta.
Non si deve eludere l'incomprensibile, ma nemmeno servirsene come spiegazione.
Si potrebbe dire che l'eterno mistero del mondo sia la sua comprensibilità.
L'impressione del misterioso, sia pure misto a timore, ha suscitato, tra l'altro, la religione.
Il mistero è una posizione troppo favorevole perché uno spirito beneducato vi si mantenga.
Non è facile giudicare la bellezza. Io non sono pratico. La bellezza è un mistero.
Non nuoce al mistero svelarne una piccola parte. Perché la verità è molto più grandiosa di quanto qualunque artista del passato abbia potuto immaginare. Perché i poeti di oggi non ne parlano?
Noi ci sediamo in cerchio e supponiamo, ma il Segreto si siede in mezzo e sa.