Che cos'è la coscienza? È la bussola dell'ignoto.
L'utopia deve accettare il giogo della realtà, deve essere inquadrata nei fatti. Ogni idea astratta deve trasformarsi in un'idea concreta; ciò che ogni idea perde in bellezza, lo acquista in utilità; viene rimpicciolita, ma è più efficace.
La perseveranza è, rispetto al coraggio, ciò che è la ruota rispetto alla leva; il perpetuo rinnovarsi del punto di appoggio.
Quel che la favola ha inventato, la storia qualche volta lo riproduce.
L'unico pericolo sociale è l'ignoranza.
Amare, ecco la sola cosa che possa occupare e riempire l'eternità: all'infinito occorre l'inesauribile.
L'oscurità della fede è una prova della sua perfezione. È oscura per il nostro spirito perché oltrepassa infinitamente la sua debolezza.
Al principio c'è il mistero, al termine la conferma, ma nel mezzo ci sono le emozioni, che sono la vera ricchezza. La vita, ora lo capiva, assomigliava a una canzone.
Il futuro è un tempo nel quale dorme l'ignoto. Non vorrei che quell'ignoto mi tirasse lo sgambetto perciò non tengo sogni nel cassetto.
Più il personaggio è misterioso e più è interessante.
L'uomo è l'oggetto più misterioso e sconcertante scoperto dalla scienza.
Il mistero, nella vita, è grande, e il meglio che ci sia da fare, è quello di stare stretti più che si possa agli altri, cui il medesimo mistero affanna e spaura.
Si considera la cosa non spiegata e oscura più importante di quella spiegata e chiara.
Forse non dovrebbe esserci tutta quest'aura mistica attorno alla produzione di un film. Io non ci vedo niente di misterioso.
Ma dovrebbe pur essere possibile far capire ai giovani che la verità non è soltanto bella ma è piena di mistero e che non occorre darsi al misticismo per vivere delle meravigliose avventure.
E' meglio sentire la mancanza di qualcuno piuttosto che aver visto troppe cose della sua personalità.