Di regola, gli uomini si preoccupano più di ciò che non possono vedere che di ciò che possono vedere.— Giulio Cesare
Di regola, gli uomini si preoccupano più di ciò che non possono vedere che di ciò che possono vedere.
Meglio vivere osando che non conoscere ne vittoria né sconfitta.
L'uomo guerriero in tempo di pace combatte sé stesso.
Amo il tradimento, ma odio il traditore.
Alla fine diventerai quello che tutti pensano tu sia.
Non dobbiamo aver paura che della paura.
Il mistero è meno inquietante del fatuo tentativo di eliminarlo attraverso spiegazioni stupide.
La cosa più insignificante racchiude un po' d'ignoto. Troviamolo.
Si può dire che l'eterno mistero del mondo sia la sua comprensibilità. Il fatto che sia comprensibile è un miracolo.
All'inizio e alla fine abbiamo il mistero. Potremmo dire che abbiamo il disegno di Dio. A questo mistero la matematica ci avvicina, senza penetrarlo.
È un enigma che sempre si rinnova: le grandi opere sono forme visive che raggiungono in noi l'evidenza di un'adeguatezza senza tempo.
Non possiamo conoscere i particolari del nuovo ordine di vita. Dobbiamo crearli noi stessi. La vita consiste nella ricerca dell'ignoto, nell'opera di armonizzare le nostre azioni con la nuova verità.
Il mistero dell'amore è più grande del mistero della morte.
Il vero mistero del mondo è il visibile, non l'invisibile.
Se un bambino deve tenere vivo il suo senso innato di meraviglia, ha bisogno della compagnia di almeno un adulto con cui condividerla, riscoprendo con lui la gioia, l'eccitazione e il mistero del mondo in cui viviamo.
Ci sono quattro contrassegni indipendenti della falsità di una religione. I miracoli, i misteri, le minacce, le promesse. Ne basta uno solo.