Il cuor si serra Nelle fortune, e sol lo schiude il tocco Delle grandi sventure..— Vincenzo Monti
Il cuor si serra Nelle fortune, e sol lo schiude il tocco Delle grandi sventure..
Cajo Gracco: Ho tale un cor nel petto, Che ne' disastri esulta ; un cor che gode Lottar col fato, e superarlo.
Fulvio: I miei misfatti, o donna, Son due: l'odio a' superbi, e immenso, e ardente Amor di libertà.
Stolto, che volli coll'immobil fato Cozzar della gran Roma, onde ne porto Rotta la tempia, e il fianco insanguinato; Chè di Giuda il Leon non anco è morto; Ma vive e rugge, e il pelo arruffa e gli occhi.
Così talvolta il Sol, poiché di Giove Tacquero i lampi procellosi e i tuoni, Delle nuvole straccia il fosco velo, E più bella che pria mostra la fronte Che tutto allegra di suo riso il mondo.
Era il tempo che stanche in occidente Piegava il Sol le rote, e raccogliendo Dalle cose i colori, all'inimica Notte del mondo concedea la cura.
Andrà lontano? Farà fortuna? Raddrizzerà tutte le cose storte di questo mondo? Noi non lo sappiamo, perché egli sta ancora marciando con il coraggio e la decisione del primo giorno. Possiamo solo augurargli, di tutto cuore: Buon viaggio!
Gli avvenimenti previsti da menti acute si avverano abbastanza facilmente, ma la fortuna si riserva due segreti, l'epoca e i mezzi.
Sono più grandi le fortune che i grandi ingegni.
L'uomo non ha amici, ne ha soltanto la sua buona fortuna.
Ci lusinga di più il cieco favore della fortuna che il riconoscimento dei nostri meriti.
L'editore deve tuffarsi nella realtà: tentare la "Fortuna". La "Fortuna" diventa allora un significato, un orizzonte, una vita svincolata e trionfante.
Giudico che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che ce ne lasci governare l'altra metà.
L'uomo che ha Fede è fortunato.
Non c'è niente che valga quel che si ha; e si corre un gran rischio d'ingannarsi, quando si fa conto d'una fortuna che un altro vi conserva.
Fortuna è il nome che diamo al successo altrui.