Il dolore è la forma più intensa di vita, è sovreccitazione: quindi, il ricerchiamo.
Il presente non è che il rovescio d'una splendida tappezzeria: quando saremo passati dall'altro lato e la vedremo come storia, allora solo potremo equamente valutarne il merito.
Il più piccolo dolore nel nostro mignolo ci preoccupa e c'infastidisce di più della distruzione di milioni di nostri simili.
Temo il dolore fisico in quanto penso che esso possa limitare la mia libertà. Ho paura di non saperlo sopportare.
Non confidare i tuoi dolori a nessuno. Anche a trovare chi, ascoltandoti, soffra davvero per te, che avrai ottenuto? Di aumentare la tua pena con la sua.
Il dolore allorché è profondo e vero è un peso che non si sgrava mai dal cuore.
Non c'è nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria.
Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione. Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo.
Anche se ti fa paura, non ignorare l'abisso del tuo dolore.
Non c'è dolore più grande della perdita della terra natia.
Il suo dolore era stato maggiore del mio. Quel dolore delinea il confine che ci separa. La sua morte mi ha insegnato a guardarmi dentro e a mantenermi distante. Quel dono di consapevolezza mi ha salvato la vita.
Il dolore è la tranquillità ricordata con sentimento.
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