L'uomo elegante è quello di cui non noti mai il vestito.
Ma io amo l'eleganza... ed è per me l'amore della vita ogni pregio ed onore.
C'era una volta un imperatore che amava così tanto la moda da spendere tutto il suo denaro soltanto per vestirsi con eleganza. Non aveva nessuna cura per i suoi soldati, né per il teatro o le passeggiate nei boschi, a meno che non si trattasse di sfoggiare i suoi vestiti nuovi.
L'eleganza, i monili, le acconciature sono i simboli peculiari delle donne, di questi gioiscono e si vantano.
L'eleganza che appar di fuori non è mai perfetta, se non proviene primamente di dentro.
L'eleganza è quella qualità del comportamento che trasforma la massima qualità dell'essere in apparire.
L'eleganza è un atteggiamento, non è legata ad un capo di vestiario! Si può imparare ad essere vestiti bene, ma non necessariamente si impara ad essere eleganti. Ci si muove in un certo modo, ci si siede in un certo modo. Le mani, il viso hanno un atteggiamento elegante nelle movenze.
Per me, l'eleganza non è passare inosservati ma arrivare al nucleo di ciò che si è.
La volgarità è la più brutta parola nella nostra lingua.
Un cameriere è un uomo che porta un frac senza che nessuno se ne accorga. Per contro ci sono degli uomini che hanno l'aspetto di camerieri appena si mettono un frac. Così in ambedue i casi il frac non ha nessun valore.
Il buon gusto nel vestire è qualcosa di innato, come la sensibilità del palato.