Whitney Houston, attraverso questa riflessione, indaga sul rapporto tra l'individualità e la solitudine. La cantante evidenzia che il percorso di realizzazione artistica è spesso improntato su un sentiero isolato dalla comunità più ampia, ma estende questo concetto a una verità universale: ogni individuo vive in parte segregato dal resto del mondo. Questa solitudine non viene presentata come un destino inevitabile derivante dalle scelte personali -come diventare artisti- bensì come uno stato innaturale e costante della condizione umana, che accompagna ogni essere vivente lungo la sua esistenza. L'affermazione invita a considerare il valore intrinseco dell'autonomia personale nonostante l'assoluta solitudine.