La guerra moderna alle paure umane, sia essa rivolta contro i disastri di origine naturale o artificiale, sembra avere come esito la redistribuzione sociale delle paure, anziché la loro riduzione quantitativa.
Se il pensiero è sicuramente inefficace senza azione, l'azione senza pensiero lo è altrettanto.
Ogni modello di ordine spaziale divide gli esseri umani in «desiderabili» e «indesiderabili.
I valori si misurano in base agli altri valori che devono essere sacrificati per ottenerli.
Se davvero ci fosse armonia e consenso, che bisogno ci sarebbe di tante persone sulla terra? Ne basterebbe una: lui o lei avrebbe tutta la saggezza, tutto ciò che è necessario, il bello, il buono, il saggio, la verità.
Se un uomo attraversa una stanza buia dove c'è una voragine, se ci passa a pochi millimetri, non c'è bisogno che sappia che c'è mancato un pelo a cascarci dentro. Non c'è bisogno di avere paura. Basta che le luci restino spente.
Per chi ha paura, tutto fruscia.
Ci si sbaglierà raramente, attribuendo le azioni estreme alla vanità, quelle mediocri all'abitudine e quelle meschine alla paura.
L'umanità ha paura di se stessa Sta sacrificando la sua libertà alla paura che ha di sé medesima.
Niente aiuta tanto a vivere quanto la paura di morire.
Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui.
Forse l'errore stava tutto lì. Era l'errore che tutti gli uomini fanno da sempre. Cercare di mostrarsi forti e sprezzanti e vincitori quando forse basta avere il coraggio di chinare la testa e dire: ho paura.
La paura è una grande passione, se è vera deve essere smisurata e crescente. Di paura si deve morire. Il resto sono piccoli turbamenti, spaventi da salotto, schizzi di sangue da pulire con un fazzolettino. L'abisso non ha comodi gradini.
L'assenza di paura è il sine qua non per lo sviluppo delle altre nobili qualità. Come si può cercare la verità o accarezzare l'Amore senza essere intrepidi?
Dal momento che l'amore e la paura possono difficilmente coesistere, se dobbiamo scegliere fra uno dei due, è molto più sicuro essere temuti che amati.
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