Nella sua fase iniziale e solida, la modernità è stata vissuta come una lunga marcia verso l'ordine.
Come porre termine, come chiudere: è su questo e non certo su come iniziare o aprire qualcosa, che chi vive la vita liquido moderna ha urgente bisogno di istruzioni.
L'amore è un mutuo ipotecario su un futuro incerto e imperscrutabile.
La guerra moderna alle paure umane, sia essa rivolta contro i disastri di origine naturale o artificiale, sembra avere come esito la redistribuzione sociale delle paure, anziché la loro riduzione quantitativa.
Il concetto di rinascere, di cambiare vita diventa un valore che sostituisce quello della continuità e della fedeltà a sé e agli altri.
Penso che si debba essere sia realisti che morali. Probabilmente dobbiamo riconsiderare come incurabile la diversità del modo di essere umani.
Il parziale disordine si trasforma in infinito ordine.
L'arte del progresso è di preservare l'ordine in mezzo al cambiamento e di preservare il cambiamento in mezzo all'ordine. La vita rifiuta di essere imbalsamata viva.
Il Caos è la legge della natura e l'Ordine è il sogno dell'uomo.
L'ordine regna a Varsavia.
Ordine sicuro, ricerca sicura.
Non è che gli abitatori di slums non possano fare a meno della sporcizia e della promiscuità, come ama credere la borghesia panciuta [...] Si dia al popolo una casa decente e il popolo imparerà in breve a tenerla in modo decente.
Capire vuol dire analizzare, controllare e fare ordine.
Con l'ordine esteriore si cerca sempre di mascherare un disordine interiore.
Il disordine dà qualche speranza, l'ordine nessuna.
L'Ordine o lo si ride dal di dentro o lo si bestemmia dal di fuori; o si finge di accettarlo per farlo esplodere, o si finge di rifiutarlo per farlo rifiorire in altre forme; o si è Rabelais o si è Cartesio.
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