drammaturgo e poeta inglese
Amore guarda non con gli occhi ma con l´anima e perciò l'alato Cupido viene dipinto cieco.
Se l'amore è cieco, tanto meglio si accorda con la notte.
La dolce misericordia è il vero segno della nobiltà.
Il mio slancio è infinito come il mare, e non meno profondo è il mio amore; più te ne dono più ne posseggo, perché entrambi sono infiniti.
Non è amore l'amor che muta se in mutare imbatte o, rimuovendosi altri, si rimuove, oh no: è faro che per sempre è fisso e guarda alle bufere e non dà crollo.
Amami o odiami, entrambi sono a mio favore. Se mi ami, sarò sempre nel tuo cuore. Se mi odi, sarò sempre nella tua mente.
La tua virtù è la mia sicurezza.E allora non è notte se ti guardo in volto,e perciò non mi par di andar nel buio,e nel bosco non manco compagniaperché per me tu sei l'intero mondo.E come posso dire d'esser solase tutto il mondo è qui che mi contempla?
Più la Fortuna vuol favorire gli uomini, più li guarda con occhi minacciosi.
Ma quando penso a te, mio caro amico, ciò che era perduto è ritrovato, e ogni dolore ha fine.
Gli uomini muoiono sempre e i vermi li distruggono, ma non si distrugge l'amore.
Il sangue e il coraggio s'infiammano di più a risvegliar un leone, cha a dar la caccia a un timido daino.
Per Amore non c'è ostacolo di pietra, e ciò che Amore può fare, Amore tenta.
È un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre.
Non mangia che colombe l'amore, e ciò genera sangue caldo, e il sangue caldo genera caldi pensieri e i caldi pensieri generano calde azioni, e le calde azioni sono l'amore.
La vita è un palcoscenico, e tutti gli uomini nient'altro che attori.
Ama tutti, credi a pochi e non far del male a nessuno.
Non si è mai vista bella donna che non facesse smorfie davanti a uno specchio.
Non è nelle stelle che è conservato il nostro destino, ma in noi stessi.
Vedo che i giudizi degli uomini formano un tutto unico colle loro fortune e che i fatti esteriori si trascinano dietro le loro qualità intime, per degenerare ugualmente.
Una donna deve a suo marito la deferenza che un suddito deve al suo principe.