Dio creò il primo giardino e Caino la prima città.— Abraham Cowley
Dio creò il primo giardino e Caino la prima città.
Il mondo cambia costantemente, e in natura essere costante sarebbe incostanza.
La vita è un male incurabile.
Possiamo parlare come vogliamo di gigli e leoni rampanti, e spargere aquile in campi d'oro e d'argento; ma se l'araldica fosse guidata dalla ragione, un aratro in un campo da coltivare sarebbe lo stemma più nobile e antico.
La cosa più insopportabile sarebbe un Dio che fosse come l'uomo se lo augura.
Ho sperimentato che Dio non abbandona l'uomo. Siamo noi casomai ad abbandonare Lui.
"Dio" è la risposta alla domanda implicita nella finitezza dell'uomo; egli è il nome di ciò che interessa ultimamente l'uomo.
Dio si insedia nei vuoti dell'anima. Sbircia i deserti interiori, perché a somiglianza della malattia egli predilige occupare i punti di minor resistenza. Una creatura armoniosa non può credere in Lui.
Dio, dice San Paolo, lo vediamo qui in terra per riflesso e per enigma. Dopo morte lo vedremo sul serio.
Prima di ogni altra cosa, affido la mia anima all'onnipotente Iddio, mio Creatore, con la piena fiducia che tutti i miei peccati sono stati perdonati per i meriti e la mediazione del mio unico Salvatore Gesù Cristo.
L'adozione acritica del "rivelato" e del mistero dell'autorità implicati dalla rivelazione rendono ancora più difficile, o forse persino impossibile, la conquista di quel diritto più esigente: tacere a proposito di Dio.
Non sono un uomo di Dio, anche se credo che la società sia migliore con Lui che non senza.
Chi di noi ha meno bisogni è più simile a un dio.
Dio è il Silenzio, Dio è l'Assenza, Dio è la Solitudine degli uomini.