Chi non ha nessuna sensibilità per la Storia è come un uomo senza il senso dell'udito o della vista.— Adolf Hitler
Chi non ha nessuna sensibilità per la Storia è come un uomo senza il senso dell'udito o della vista.
I partiti politici sono aperti al compromesso, le concezioni del mondo no.
Non s'impara la storia solo per sapere quello che è successo ma per trovare in essa una maestra dell'avvenire.
Un mondo imbastardito e "negrizzato" sarebbero perduti per sempre i concetti dell'umanamente bello e del sublime, nonché ogni nozione d'un avvenire idealizzato del genere umano.
Al vincitore non si chiederà se abbia raccontato o no la verità. Nei preparativi e nell'inizio di una guerra non è il fatto di avere ragione che conta ma la vittoria.
Nella debolezza fisica risiede quasi sempre la causa della vigliaccheria personale.
La storia non progredisce in base a principi democratici: avanza per mezzo della violenza.
Il fatto è che il processo storico non consiste nella soluzione di un ben definito set di problemi: nel processo storico la soluzione stessa d'un problema crea altri problemi.
La storia non si ripete. Sono gli storici che si ripetono.
O cambiamo il senso impresso alla storia o sarà la storia a cambiare noi.
La storia non è nulla, se non è l'esperienza e la scuola del genere umano.
E quando penso sia finita è proprio allora che comincia la salita. Che fantastica storia è la vita.
La storia di una vita è più breve di un battito di ciglia. La storia di un amore è ciao e addio finché non ci rivedremo.
Per ogni Giovanna d'Arco c'è un Hitler appollaiato dall'altra estremità dell'altalena. La vecchia storia del bene e del male.
Una burla che i vivi giuocano ai morti.
Imparare dalla storia che da essa non c'è niente da imparare.