Essere privi di speranza non significa disperare.— Albert Camus
Essere privi di speranza non significa disperare.
È un fatto ben noto che riconosciamo la nostra madre patria quando siamo sul punto di perderla.
Per riuscire a capire il mondo, a volte bisogna distrarsi.
Insomma, per diventare famosi, basta ammazzare la portinaia.
C'è sempre qualche ragione per l'uccisione di un uomo. È invece impossibile giustificare che viva.
Il pensiero di un uomo è innanzitutto la sua nostalgia.
Attraverso le parole ognuno di noi può dare a qualcun altro la massima felicità oppure portarlo alla totale disperazione.
Quando abbiamo perso tutto, inclusa la speranza, la vita diventa una disgrazia e la morte un dovere.
Se c'è un peccato contro la vita, non è tanto disperarne, quanto sperare in un'altra vita, e sottrarsi all'implacabile grandezza di questa.
La nostra politica non è diretta contro alcun paese o dottrina, bensì contro la fame, la miseria, la disperazione o il caos.
Le persone fanno così. Saltano, sperando che Dio li faccia volare. Perchè altrimenti cadiamo giù come sassi, e mentre precipitiamo ci chiediamo: ma perchè diavolo sono saltato giù? Ma eccomi qua, Sara, precipito, e c'è una sola persona che mi fa sentire in grado di volare: e sei tu.
Il riso dell'uomo sensitivo e oppresso da fiera calamità è segno di disperazione già matura.
Una grande causa della notte è la mancanza del sole.
Lunga ed impervia è la strada che dall'inferno si snoda verso la luce.
Non c'è disperato così povero e impotente, che non sia buono a qualche cosa nel mondo da che è disperato.
Si deve lavorare, se non per il gusto, almeno per disperazione, perché, ad attenta verifica, il lavoro è meno noioso del divertimento.