Dio è sottile ma non è malizioso.
La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre.
La maturità inizia a manifestarsi quando sentiamo che è più grande la nostra preoccupazione per gli altri che non per noi stessi.
Chi non riesce più a provare stupore e meraviglia è già come morto e i suoi occhi sono incapaci di vedere.
Non posso immaginarmi un Dio che ricompensa e che punisce l'oggetto della sua creazione.
La saggezza non è il risultato di un'educazione, ma del tentativo di una vita intera di acquisirla.
Se Dio ci ha fatti a sua immagine, gli abbiamo reso pan per focaccia.
Dio non spiega niente, questa è la sua forza. D'altronde si ricorre a lui solo quando non si osa affrontare una realtà e ci si rifugia in una scappatoia. Lui è questa scappatoia.
Soltanto l'inutilità del primo diluvio trattiene Dio dal mandarne un secondo.
Dio, dicono, ha i suoi disegni. E allora, perché non fa una mostra?
Dio è quell'infinito Tutto, di cui l'uomo diviene consapevole d'essere una parte finita.
Dio non è geloso dei suoi privilegi, non ne ha.
Dio pensa nel genio, sogna nel poeta e dorme nella restante umanità.
Se viene fuori che c'è un dio, io non credo che sia cattivo, credo che il peggio che si possa dire di lui è che fondamentalmente è un disadattato.
Dio, che è senza origine, è il principio unico e completo di ogni cosa.
Un essere personale com'è inevitabile sia ogni Dio, il quale non abbia alcun luogo, ma sia ovunque e da nessuna parte, si può soltanto enunciare, non immaginare, e quindi neppure credere.