La morale non ha niente di divino, è una facenda puramente umana.— Albert Einstein
La morale non ha niente di divino, è una facenda puramente umana.
Non sono mai stato comunista, ma se lo fossi stato non me ne vergognerei.
Anche se le leggi della matematica si riferiscono alla realtà, non possiedono una veridicità assoluta, e se l'avessero, allora non si riferirebbero alla realtà.
La ricerca della verità è più preziosa del suo possesso.
C'è una forza motrice più forte del vapore, dell'elettricità e dell'energia atomica: la volontà.
Con la fama divento sempre più stupido, un fenomeno molto comune d'altronde.
La scienza è fuori dalla portata della morale, poiché i suoi occhi sono fissi su verità eterne. L'arte è fuori dalla portata della morale, poiché i suoi occhi sono fissi su cose belle, immortali e in continuo mutamento. Alla morale appartengono le sfere più basse e meno intellettuali.
Se la morale costruita sopra certo fondamento rovina, non bisogna credere finita la morale e disperarsi : bisogna scegliere nuovo terreno, scavare più addentro e rifabbricare.
Chi non riesce a trovare in se stesso le ragioni e i modi dell'equilibrio morale, non ispiri di trovarli intorno a sé.
La morale chiama buono ciò che è vitale, cattivo il suo opposto. Non bisogna perdere di vista questo per esser giusti con la morale.
Non esistono affatto fenomeni morali, ma soltanto una interpretazione morale di fenomeni.
La morale è ciò che resta della paura quando la si è dimenticata.
Gli uomini della più alta moralità sono suscettibilissimi all'influenza del fascino fisico degli altri. La storia moderna, non meno di quella antica, ce ne offre gli esempi più evidenti. Se così non fosse la storia sarebbe veramente illeggibile.
Predicare la morale è difficile, motivarla è impossibile.
Di problemi e di dubbi morali non dovrebbe discorrere se non chi abbia tanta finezza d'intuito e di giudizio, quanta finezza d'orecchio deve avere un buon musicista.
Le leggi morali non ce le ha date Dio, ma non per questo sono meno importanti. Questa dovrebbe essere l'etica dominante, senza aspettarsi una ricompensa nell'aldilà.