Nonostante una lunga vita piena di difficoltà di tutti i generi, alla fine mi considero un privilegiato per il fatto di essere un artista.
Tutte le nostre riflessioni, anche le più razionali, sono originate da un dato oscuro del sentimento. E dei sentimenti non è così facile liberarsi come delle idee: queste vanno e vengono, ma i sentimenti rimangono.
Non è così facile liberarsi dai sentimenti come dalle idee: queste vanno e vengono, ma i sentimenti rimangono.
La disoccupazione è una cosa per il disoccupato e un altra per l'occupato. Per il disoccupato è come una malattia da cui deve guarire al più presto, se no muore; per l'occupato è una malattia che gira e lui deve stare attento a non prenderla se non vuole ammalarsi anche lui.
Niente ha successo come il successo.
Le donne sono come i camaleonti, che dove si posano prendono il colore.
Critici si nasce, artisti si diventa.
Un artista è come un melo: quando è giunta stagione comincia a sbocciare e poi a produrre mele.
Raramente un artista è stato un eroe. Più spesso vive isolato e come timidissimo coniglio.
Lo strano impulso dell'artista consiste nel sovrapporre ai brulicanti aspetti del mondo reale una folla di figurazioni nate dal suo spirito, dal suo occhio e dalle sue mani.
Un artista, nel suo intimo, è sempre un avventuriero.
L'incarnazione più alta di un artista si fonda egualmente sul rinnegamento dei suoi maestri e sull'annientamento di tutto ciò che lui stesso era stato un tempo.
L'artista moderno, mi pare, lavora per esprimere un mondo interiore; in altri termini: esprime il movimento, l'energia e altre forze interiori.
L'artista non è mai morboso. L'artista può esprimere tutto.
In ogni bambino c'è un artista. Il problema è capire come rimanere artisti diventando grandi.
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