La frase esplora il tema dell'amoroso impegno nei confronti di giovani persone, sottolineando l'aspetto drammaticamente sfidante e quasi divino della passione per i più nuovi. L'autrice mette in risalto come amare un individuo nella sua fase giovanile richieda una sorta d'intrepidezza morale che superi le comuni difficoltà umane, elevando l'atto di innamorarsi a qualcosa assai simile ad uno scontro con il divino. Questo suggerisce non tanto la presenza reale dell'involuzione religiosa nell'amore ma piuttosto un confrontare ciò che si prova amandosi in gioventù come una sorta d'impresa mitologica, dove le emozioni coinvolte sono così intense da sfidarsi a superarle con il coraggio e la forza di spirito tipico dei più giovani.