L'invidia è un sentimento che divora chi lo nutre.— Alessandro Morandotti
L'invidia è un sentimento che divora chi lo nutre.
L'unico omicidio lecito è il suicidio.
La solidità del matrimonio poggia sull'elasticità delle parti.
L'ammirazione è un sentimento che cela inconsapevolmente un sottile rammarico per il mancato possesso, se si tratta d'un oggetto, o un'impercettibile invidia nel caso d'una persona.
L'uomo possiede la capacità di distinguere tra bene e male e la facoltà di non tenerne conto.
Ridi sempre, ridi, fatti credere pazzo, ma mai triste. Ridi anche se ti sta crollando il mondo addosso, continua a sorridere. Ci sono persone che vivono per il tuo sorriso e altre che rosicheranno quando capiranno di non essere riuscite a spegnerlo.
Dall'invidia all'ammirazione c'è un passo: l'onestà.
L'invidia non arriva mai al ballo vestita da invidia. Arriva vestita da qualcos'altro: ascetismo, standard elevati, buonsenso.
Invidia, radice d'infiniti mali e tarlo delle virtù! Tutti i vizi seco si traggono.
L'effetto dell'invidia non è un desiderio di possedere quella cosa, quanto piuttosto che gli altri non la possiedano.
Certo che la fortuna esiste. Altrimenti come potremmo spiegare il successo di quelli che non ci piacciono?
Benedetto colui che ha imparato ad ammirare, ma non invidiare, a seguire ma non imitare, a lodare ma non lusingare, a condurre ma non manipolare.
Ogni volta che penso alla crocifissione di Cristo, commetto il peccato dell'invidia.
Il cane chiuso nel recinto abbaia a quello che scorrazza liberamente.
L'invidia è una terribile fonte di infelicità per moltissima gente.