L'invidia è un sentimento che divora chi lo nutre.— Alessandro Morandotti
L'invidia è un sentimento che divora chi lo nutre.
Chi è riuscito a creare un capolavoro come il gatto, ha acquisito il diritto di sbagliare tutto il resto. Infatti.
Il cattivo gusto è quello che differisce dal nostro.
Probabilmente il mondo è stato fatto rotondo perché destinato ad andare a rotoli.
L'entità dell'errore è commisurata alla statura di chi lo commette.
La sincerità è un articolo di lusso dal prezzo elevatissimo: l'isolamento.
Non c'è che una stagione: l'estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L'autunno la ricorda, l'inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.
Il vero amico non è colui che è solidale nella disgrazia, ma quello che sopporta il tuo successo.
L'invidia è più irreconciliabile dell'odio.
L'invidioso mi loda senza saperlo.
Provare invidia è umano, assaporare la gioia per il danno altrui è diabolico.
Non sopravvalutare quello che hai ricevuto e non invidiare il prossimo: colui che invidia il prossimo non conseguirà la pace della mente.
Non è felice l'uomo che nessuno invidia.
L'invidioso piange più del bene altrui che del proprio male.
Non invidiare chi sembra avere tutto, non ha davvero tutto. Ha ciò che vuole e vive la vita che desidera, ma non ha ciò di cui ha veramente bisogno.
Guardatevi da coloro che si indignano con facilità dal momento che l'indignazione è separata dalla indegnità solo attraverso il velo sottile dell'invidia.