L'uomo felice non abbisogna di fede.— Alessandro Morandotti
L'uomo felice non abbisogna di fede.
L'aforisma da antico precetto medico si è trasformato in moderna pillola di saggezza esistenziale.
Quando ignoranza e mediocrità si coalizzano, ne risulta la cosiddetta voce del popolo.
La malinconia è la versione romantica della tristezza.
La solidità del matrimonio poggia sull'elasticità delle parti.
Vivere del proprio lavoro, una necessità; vivere del lavoro altrui, un'aspirazione.
Se Cristo non è risorto, allora la nostra predicazione è senza senso, senza senso pure la nostra fede.
La fede è un apparato del mio corpo, come il sistema nervoso, come le ossa o il sangue: tu sai di avere tutti questi elementi ma non sempre li nomini.
Per me l'unica arte è la fede, e Cristo la mia poesia.
La fede è inestirpabile. È fuori discussione che la fede sia inestirpabile. Basta vedere come nei regimi dispotici nessuno riesca a cancellare l'uomo che prega.
La fede comincia appunto là dove la ragione finisce.
La fede è al servizio della vita, non viceversa.
La fede che non dubita non è fede.
Sì!!! Che grazia avere la fede! Se non avessi avuto la fede, mi sarei data la morte senza esitare un solo istante.
Guai se la fede è vecchia di un'ora.
Chi cerca di conciliare la ragione con la fede, o non ha sufficiente ragione o non ha abbastanza fede.