Plagiarsi da soli significa avere stile.
Correttamente sposato è solo l'uomo che capisce ogni parola che la moglie non ha detto.
Il dialogo dovrebbe essere semplicemente un suono fra gli altri, solo qualcosa che esce dalla bocca delle persone, i cui occhi raccontano la storia per mezzo di espressioni visive.
La durata di un film dovrebbe essere direttamente commisurata alla capacità di resistenza della vescica umana.
Anche se girassi un film su Cenerentola, il pubblico cercherebbe qualche cadavere nella carrozza.
Il cinema non è un pezzo di vita, è un pezzo di torta.
Il lettore nutrito di buone letture diventa l'involontario ma impietoso testimone dei plagi di cui si nutrono i nuovi libri. Perciò è guardato con rancore dai giovani scrittori.
Plagio. Coincidenza letteraria composta da una prima messa in dubbio e da una onorevole posterità.
Il plagio è la base di tutte le letterature, eccettuata la prima, peraltro ignota.
Il plagio è un atto di omaggio. Chi copia ammira.
Plagiare. Riprendere concetti o stile da un altro scrittore che non si è mai assolutamente letto.
Il furto letterario si chiama plagio o cultura.
Le accuse di plagio provengono o dalle sottili e incolori labbra dell'impotenza o dalle bocche grottesche di coloro che, non possedendo niente di proprio, s'illudono di farsi passare per ricchi gridando "al ladro!".
Anche in arte il povero non può prendere niente al ricco; mentre il ricco può prendere tutto al povero.
Vuoi plagiare senza essere scoperto? Plagia i capolavori.