Vuoi plagiare senza essere scoperto? Plagia i capolavori.— Anselmo Bucci
Vuoi plagiare senza essere scoperto? Plagia i capolavori.
Le mie più care amicizie son cominciate con l'antipatia; i miei sublimi amori son finiti con l'antipatia.
Non c'è successo senza infamia.
Maledetta la sobrietà. Da noi si beve troppo poco spirito, per averne qualche traccia.
L'Universo mi sembra la creazione di un umorista che abbia passato i limiti.
Soffrire significa non poter mangiare né dormire, altrimenti è letteratura.
Libro pieno di citazioni virgolettate. Il vero scrittore mira invece a rubare senza farsi beccare.
Il lettore nutrito di buone letture diventa l'involontario ma impietoso testimone dei plagi di cui si nutrono i nuovi libri. Perciò è guardato con rancore dai giovani scrittori.
Le accuse di plagio provengono o dalle sottili e incolori labbra dell'impotenza o dalle bocche grottesche di coloro che, non possedendo niente di proprio, s'illudono di farsi passare per ricchi gridando "al ladro!".
Plagio. Coincidenza letteraria composta da una prima messa in dubbio e da una onorevole posterità.
Anche in arte il povero non può prendere niente al ricco; mentre il ricco può prendere tutto al povero.
Il furto letterario si chiama plagio o cultura.
Il plagio è un atto di omaggio. Chi copia ammira.
Il plagio è la base di tutte le letterature, eccettuata la prima, peraltro ignota.
Plagiare. Riprendere concetti o stile da un altro scrittore che non si è mai assolutamente letto.