Il furto letterario si chiama plagio o cultura.
Si deve sapere che una banalità, anche se torna continuamente a capo, non è ancora una poesia.
"Amare significa godere del godimento altrui". Ecco lo spunto per una filosofia del becco contento.
Un giorno udii scoppiare questa sentenza: bisogna essere prolissi.
Il giornalista non è tanto uno che vien pagato per ciò che scrive, quanto uno che vien pagato per ciò che non scrive.
Famiglia: vita alla casalinga.
Plagiarsi da soli significa avere stile.
Plagio. Coincidenza letteraria composta da una prima messa in dubbio e da una onorevole posterità.
Il plagio è un atto di omaggio. Chi copia ammira.
Plagiare. Riprendere concetti o stile da un altro scrittore che non si è mai assolutamente letto.
Anche in arte il povero non può prendere niente al ricco; mentre il ricco può prendere tutto al povero.
Libro pieno di citazioni virgolettate. Il vero scrittore mira invece a rubare senza farsi beccare.
Il lettore nutrito di buone letture diventa l'involontario ma impietoso testimone dei plagi di cui si nutrono i nuovi libri. Perciò è guardato con rancore dai giovani scrittori.
Vuoi plagiare senza essere scoperto? Plagia i capolavori.
Le accuse di plagio provengono o dalle sottili e incolori labbra dell'impotenza o dalle bocche grottesche di coloro che, non possedendo niente di proprio, s'illudono di farsi passare per ricchi gridando "al ladro!".
Il plagio è la base di tutte le letterature, eccettuata la prima, peraltro ignota.