Il cinema per la sua esistenziale necessità di ricerca, di denuncia, di novità e di rinnovamento... e per la sua caratteristica irrinunciabile di spettacolo di massa... è per sua natura socialista in senso lato.
Il denaro, e il lavoro: nei casi migliori, l'arte: ecco che cosa troverete in fondo alla società cinematografica. Null'altro.
La cinematografia è l'arma più forte.
Per noi attori il cinema è un compromesso, lo accettiamo per diventare più popolari e far venire la gente a teatro, che è il nostro vero habitat.
Se un remake non è buono, nessuno vorrà vederlo. E, ribadisco, non fa mai del male al film originale.
Il cinema è uno dei tre linguaggi universali; gli altri due sono la matematica e la musica.
Il cinema deve essere spettacolo, è questo che il pubblico vuole. E per me lo spettacolo più bello è quello del mito. Il cinema è mito.
Il cinema non è un pezzo di vita, è un pezzo di torta.
Una delle cose migliori dell'essere un attore è che si lavora nell'ambito di una meritocrazia.
Quando entri in un meccanismo come quello del cinema, è estremamente difficile uscirne. Il teatro rimane uno dei cardini principali nel cinema, la mia esperienza teatrale rimane un fatto fondamentale. È stata la base.
Ad Hollywood mi sono trovato sia bene sia male. Ho lavorato con grandi produttori come la Disney ed ho imparato molto, ma non mi capacito di quanti soldi sprecano.
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