Audacia (s.f.). Una delle più notevoli qualità dell'uomo quando è in una posizione inattaccabile.— Ambrose Bierce
Audacia (s.f.). Una delle più notevoli qualità dell'uomo quando è in una posizione inattaccabile.
Volubilità. Reiterata sazietà di un affetto incostante.
Zelo (s.m.). Malattia nervosa che colpisce talvolta i giovani e gli inesperti.
Vanità. Tributo di uno stupido al merito del somaro che gli è più vicino.
Ottimismo (s.m.). Dottrina o credo che vede tutto bello, incluso il brutto; tutto buono, soprattutto il male; e tutto giusto, particolarmente ciò che è sbagliato.
Vigliacco. Chi, nell'emergenza del pericolo, pensa con le proprie gambe.
Chiamo violenza un'audacia in riposo innamorata dei pericoli.
Fu veramente un audace colui che per primo mangiò un'ostrica.
I pericoli e le donne, come i guai, non devono essere trattati con timidezza.
Audacia, ancora audacia, sempre audacia e la Francia sarà salva.
Il talento, è l'audacia, lo spirito libero, le idee ampie.
Per ottenere il tuo scopo, metti da parte la timidezza; chi teme di chiedere insegna che gli venga negato.
Non aver paura della natura: devi essere audace correndo il rischio di rimanere deluso e di commettere errori.
Il suffragio universale, la più mostruosa e la più iniqua delle tirannie, perché la forza del numero è la più brutale delle forze e non ha dalla sua neanche l'audacia e il talento.
Se gli uomini sapessero tutto quello che pensano le donne, sarebbero venti volte più audaci.
Io guardo alla vita come se fossi il direttore di crociera sul Titanic. Posso non arrivare fin là, ma ci sto andando in prima classe.