Avaro. Smodatamente desideroso di conservare ciò che altre brave persone vorrebbero tanto ottenere.— Ambrose Bierce
Avaro. Smodatamente desideroso di conservare ciò che altre brave persone vorrebbero tanto ottenere.
Opporsi. Prestare la propria assistenza, facendo ostruzionismo e obiezioni.
Fanciullezza. Periodo di transizione nella vita umana che sta tra l'idiozia dell'infanzia e la follia della giovinezza, a due passi dalle colpe della maturità e a tre dai rimorsi della vecchiaia.
Tesoro. Lo diciamo della persona di sesso opposto quando incomincia a rivelarsi una gran seccatura.
Riflessione. Processo mentale attraverso il quale raggiungiamo una visione più chiara del nostro rapporto con gli avvenimenti del passato e che ci mette in grado di evitare pericoli che non incontreremo mai più sul nostro cammino.
Rivoluzione: In politica, la rivoluzione è un cambiamento improvviso di malgoverno.
Il prodigo è arrogante, l'avaro è meschino. La meschinità è meglio dell'arroganza.
Il verbo «dare» gli è tanto in odio che non dice mai «Ti dò il buon giorno», ma «... te lo impresto».
Il generoso sta al prodigo come il parsimonioso all'avaro.
Elogio la frugalità. Quella scelta che non è né povertà né avarizia.
La città è travagliata da questi due vizi: l'avarizia e la lussuria; e queste pesti hanno rovinato tutte le grandi cose dell'impero.
Vissero infelici perché costava meno.
Non importa quanto tardo, avaro o saggio sia un uomo. Egli sa che la felicità è indisputabilmente giusta.
Vinci l'ira con la delicatezza, la cattiveria con la bontà, l'avarizia con la generosità, la menzogna con la verità.
La città è afflitta da due vizi tra loro opposti, l'avarizia e il lusso, rovinosi malanni che hanno fatto crollare tutti i grandi imperi.
Sa perché dicono che sono avaro? Perché i soldi non li sbatto in faccia alla gente, come fanno certi miei colleghi.