Realtà: Il sogno di un filosofo impazzito.
Libertà. 1. Esenzione da un piccolo numero di vincoli tra le migliaia imposte all'uomo. 2. Sistema politico di cui ogni nazione ritiene di possedere il monopolio. 3. Uno dei beni più preziosi dell'immaginazione.
Società per azioni: un ingegnoso stratagemma per ottenere un profitto individuale senza responsabilità individuale.
Stima. 1. Il grado di benevolo rispetto dovuto a chi è nelle condizioni di renderci un servigio e non ha ancora rifiutato. 2. Quel che si paga in cambio di un beneficio.
Scapolo. Un articolo che le donne, indecise sull'opportunità dell'acquisto, tengono ancora in prova.
Ambizione: uno sfrenato desiderio di essere vilipesi dai nemici da vivi e ridicolizzati dagli amici da morti.
Riesco quasi sempre a cavalcare sia la realtà che l'immaginazione. La mia realtà ha bisogno dell'immaginazione come una lampadina ha bisogno della presa. La mia immaginazione ha bisogno della realtà come un cieco ha bisogno del suo bastone.
Un uomo perde il contatto con la realtà se non è circondato dai suoi libri.
E così voi credete nella realtà!... Mi affascinate, davvero. Non vi avrei mai supposto ingenuo a tal segno. La realtà! Avanti, parlatemene, di questa realtà! Sottraetevi a queste candide fantasie. Suvvia! Siamo noi che la creiamo, la realtà.
Perché una realtà non ci fu data e non c'è; ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere; e non sarà mai una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile.
La vita non è illusione né finzione ma i sogni e le illusioni fanno parte della vita, son elementi essenziali della realtà; sono la più alta e degna e nobile espressione della vita.
Quando un solo cane si mette ad abbaiare a un'ombra, diecimila cani ne fanno una realtà.
Il tempo è la forma ineliminabile delle realtà individuali.
Il cinema è l'unica forma d'arte che - proprio perché operante all'interno del concetto e dimensione di tempo - è in grado di riprodurre l'effettiva consistenza del tempo - l'essenza della realtà - fissandolo e conservandolo per sempre.
La performance non è un'illusionistica copia della realtà, nè la sua imitazione. Non è una serie di convenzioni accettate come un gioco di ruolo, recitato in una seperata realtà teatrale. L'attore non recita, non imita, o pretende. Egli è se stesso.
La realtà è quella cosa che, anche se smetti di crederci, non svanisce.