Realtà: Il sogno di un filosofo impazzito.— Ambrose Bierce
Realtà: Il sogno di un filosofo impazzito.
Amicizia: una nave abbastanza grande per portare due persone quando si naviga in buone acque, ma riservata a una sola quando le acque si fanno difficili.
Disprezzo. Il sentimento che prova un uomo prudente nei confronti di un nemico in posizione troppo temibile per poter essere attaccato direttamente senza pericolo.
Uccidere. Creare un posto vacante senza creare un successore.
Fidanzati. La condizione di un uomo e di una donna, che, piacendosi a vicenda e dispiacendo ai loro amici, sono ansiosi di propiziarsi la simpatia generale.
Pregare: Pretendere che le leggi dell'universo vengano annullate a favore di un singolo postulante, il quale se ne confessa del tutto indegno.
Tra l'idea e la realtà, tra la motivazione e l'atto, cade l'ombra.
La fantasia può accendersi al solo udire una parola di libertà, ma la realtà è fatta di sbarre che rifiutano di aprirsi per farci volare via.
La malattia della cultura del XX secolo è l'incapacità di percepire la realtà. Le masse si raccolgono davanti alla televisione a guardare teleromanzi, film, idoli rock, e vivono selvagge emozioni attraverso questi simboli; ma nelle loro vite quotidiane sono emotivamente morte.
Poiché la sfera della coscienza si restringe nell'azione, chi agisce non può pretendere all'universale: l'agire è un aggrapparsi alle proprietà dell'essere a detrimento dell'essere, a una forma di realtà a scapito della realtà.
Mi piaceva il cartone animato "Il tulipano nero" e quando ho iniziato a praticare il fioretto a sei anni, mi sentivo a metà strada tra il manga e la realtà, come quasi tutti i bambini che sognano di vincere il primo duello.
Accettiamo facilmente la realtà, forse perché intuiamo che niente è reale.
Se la televisione è lo specchio della realtà, perché non la si tiene in bagno?
Non è la mera fotografia che mi interessa. Quel che voglio è catturare quel minuto, parte della realtà.
Ho sognato la realtà. Che sollievo, svegliarsi!