Nella vita si deve tener conto del caso. Il caso, in fin dei conti, è Dio.— Anatole France
Nella vita si deve tener conto del caso. Il caso, in fin dei conti, è Dio.
Coloro che leggono molti libri sono come i masticatori d'hashish: vivono in un sogno, e il veleno sottile che penetra nei loro cervelli li rende insensibili al mondo reale. Verrà il giorno che saremo tutti bibliotecari, e allora sarà finita per noi.
Che cos'è il genio se non l'arte di rendere gradevole la sofferenza?
Lusingarsi di essere senza pregiudizi è di per sé un grande pregiudizio.
Lo Stato è come il corpo umano. Non tutte le funzioni che compie sono nobili.
Amo la verità. Credo che l'umanità ne abbia bisogno. Ma ha un bisogno ancora più grande della menzogna che la lusinga, la consola, le dà speranze senza limite. Senza la menzogna, morirebbe di disperazione e di noia.
Soltanto il caso può apparirci come un messaggio. Ciò che avviene per necessità, ciò che è atteso, che si ripete ogni giorno, tutto ciò è muto. Soltanto il caso ci parla.
Ogni giorno il caso decide molto più di noi.
Quasi tutte le principali scoperte che servono alla vita civile sono state opere del caso.
Contro il caso non si può fare nulla e solo Dio può prevedere il futuro.
Ciò che chiamiamo caso non è e non può essere altro che la causa ignorata d'un effetto noto.
Il caso è la provvidenza degli avventurieri.
Non credo al caso. Nella storia ci sono soltanto degli incontri. Il caso non esiste.
Anche il caso ha le sue regole.
Nessun vincitore crede al caso.