La filosofia è un modo di sopportare l'atroce assurdità della vita.— Andrea Emo
La filosofia è un modo di sopportare l'atroce assurdità della vita.
Gli uomini si dividono in due schiere: quelli che nascono perché il loro destino è di vivere e quelli che nascono perché il loro destino è di morire.
Soltanto l'assoluto e l'universale può morire; noi moriamo in quanto siamo il morire dell'assoluto.
Il solo difetto della morte è che essa ci pone in condizione di non poter apprezzare il suo beneficio.
Quando il nostro pensiero intuisce qualche verità nuovissima, ci sembra sempre che siamo ritornati in noi stessi sulle rive del nostro antico essere, che si sollevi il velario dell'oblio.
Il filosofo non riposa - non vive quoquo modo secondo i dettami del rito questa vita, nella speranza d'un'altra eterna in Dio, ma vuole la sua propria vita libera - la vita della conoscenza.
La verità di una filosofia va commisurata alla verità dell'uomo, e questa è verità di un esperienza.
I filosofi si sono limitati a interpretare in modi diversi il mondo; si tratta ora di trasformarlo.
Filo-sofia significa, alla lettera, "cura per ciò che è luminoso"; e la verità è per essenza ciò che si mantiene nella luce.
Tutte le dispute tradizionali dei filosofi sono, per la maggior parte, infondate e infruttuose.
La filosofia è il proprio tempo appreso col pensiero.
La filosofia sta allo studio del mondo effettivo come la masturbazione sta all'amore sessuale.
Coloro che sperano di diventare filosofi studiando la storia della filosofia dovrebbero, piuttosto, ricevere da essa l'idea che filosofi si nasce proprio come avviene per i poeti, anzi assai più di rado.
Si possono conoscere i filosofi solo attraverso le loro opere, e in nessun modo con esposizioni di seconda mano.
La filosofia, per giovar al genere umano, dee sollevar e reggere l'uomo caduto e debole, non convellergli la natura, nè abbandonarla nella sua corruzione.