Anche se ti fa paura, non ignorare l'abisso del tuo dolore.
Per alcuni pensieri è meglio non ammetterli, bensì allontanarli subito.
Il mite non giudica il peccatore, ma lo consola e lo rinfranca. Poiché conosce le sofferenze e i problemi del discepolo, li prende su di sé e soffre con lui.
La tristezza paralizza o distrugge. Il dolore feconda e rende vivi.
La rabbia che si manifesta ci mostra che non eravamo in sintonia con la nostra sensibilità più profonda. Quindi non dobbiamo reprimere la rabbia, bensì parlare con essa.
L'odio come impulso non è cattivo, vuole costringerci a liberarci dell'altro e a crearci uno spazio nostro, nel quale possiamo vivere.
Non credo che nessuno di noi possa parlare del dolore finché non ne è fuori.
Ci sono anche dolori di lusso, che recano lustro a chi li sopporta.
Sono certo di parlare a nome della mia nazione intera, quando dico: l'11 settembre siamo tutti americani, nel dolore come nella sfida.
La felicità è benefica al corpo, ma è il dolore quello che sviluppa le facoltà dello spirito.
Il dolore infierisce proprio là dove si accorge che non è sopportato con fermezza. Poichè il ringhioso dolore ha meno forza di mordere l'uomo che lo irride e lo tratta con disprezzo.
Più parole potenti e azioni generose ha ispirate il dolore agli uomini, che la gioia.
Abbandona l'ira, trascura l'orgoglio, passa oltre ogni vincolo: nessun dolore tocca l'uomo distaccato da nome e forma, e che non possiede nulla.
Ascoltatemi nel mio dolore, perché può darsi che non vi richiami mai più.
Il dolore è il punto d'appoggio del piacere.
Tu puoi tenerti lontano dai dolori del mondo, sei libero di farlo e risponde alla tua natura, ma forse proprio questa tua astensione è l'unico dolore che potresti evitare.
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